Nel cuore della campagna ragusana, un tempo sorgeva la fattoria della Marchesa Carlotta Schininà, una preziosa masseria e feudo che oggi prende il nome di Villa Carlotta, un hotel di design che racchiude in sé secoli di storia.
La proprietà risale a fine ‘800, periodo in cui la masseria rappresentava il centro della vita economica e sociale della comunità contadina ragusana, che acquisì il terreno in seguito alla riforma agraria.
La storia di questo edificio rurale è ancora ben visibile: gli architravi, ad esempio, riportano ancora gli anni della realizzazione, avvenuta tra il 1870 e il 1890.
L’intervento di restauro conservativo di Villa Carlotta, volto a trasformare l’antico fabbricato rurale in un boutique hotel di design, rappresenta un ponte tra passato e presente.
Obiettivo principale del restauro è stato quello di preservare la facciata in pietra che delimita l’intero perimetro della struttura, creando al tempo stesso un filo conduttore tra gli esterni e gli interni.
Grazie al sapiente lavoro di Architrend, Villa Carlotta conserva i tratti tradizionali che ne custodiscono l’autenticità storica, pur acquisendo una nuova veste contemporanea.
Oggi, i tratti storici della masseria della Marchesa Carlotta sono stati valorizzati con una struttura dal design minimalista, realizzata nel pieno rispetto dell’architettura originaria e dell’ambiente circostante.
Il progetto, a cura dei due architetti Gaetano Manganello e Carmelo Tumino, vuole mantenere la bellezza della facciata in pietra con immensa sensibilità e contemporaneità. Il connubio tra architettura moderna in vetro e ferro e il contesto rurale circostante risulta armonioso e crea una perfetta continuità tra tradizione e innovazione, tra passato e presente.
Molti locali della masseria, come la cantina, sono i protagonisti di questo restauro, che ha restituito loro nuova vita, valorizzando le caratteristiche preesistenti e la conformazione longitudinale della proprietà.
Tra storia, architettura e sostenibilità, Villa Carlotta si conferma parte del Patrimonio dell’UNESCO dal 2002.